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EPIFANIA di NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO

Questo il titolo solenne con cui la Chiesa chiama questa celebrazione che, per noi, è quasi a chiusura del Tempo di Natale, mentre le per le Chiese Orientali è solo il giorno di vigilia della celebrazione del loro Natale. E’ la seconda celebrazione del Natale, si celebra la luce di Cristo “venuto ad illuminare ogni uomo”.


Nella celebrazione dell’Epifania noi ricordiamo la manifestazione del Cristo alle genti attraverso l’incontro con i Magi. Nacque Gesù a Betlemme e dei sapienti dall’oriente seguendo lo studio delle stelle giungono a Gerusalemme per chiedere ad Erode “dove è nato il Re d’Israele?” . Questo evento sconvolge la piccola mente di questo re che cercherà poi di uccidere chi avrebbe potuto mettere in crisi il suo “quasi” potere e la sua autorità “fantoccia”.
Un bambino indifeso, nato povero in un luogo sconosciuto, visitato da poveri pastori in una grotta, anche se annunciato da angeliche schiere, fa traballare il trono di un re e mette scompiglio nelle  menti dei sapienti e dei sacerdoti di Gerusalemme.
Una luce inizia a risplendere e gli uomini sono chiamati a lasciarsi illuminare e debbono decidersi se accogliere la luce, la verità e la vita, che così bene canta Giovanni nel Prologo del suo Vangelo, oppure restare nel buio, nell’errore o nella morte del peccato.
Dio si rivela agli umili e ai grandi di ogni tempo. Egli è pronto a donarsi al povero e al ricco, al sapiente e all’ignorante, al bianco e al nero, al sano e all’ammalato, a chi ha e a chi non ha!

Accogli la sua luce, la sua vita, la sua grazia! Ai suoi piedi i Magi portarono i segni della regalità (oro), della divinità (incenso)  e della sofferenza (mirra),  tu portagli il cuore Egli lo scalderà col suo amore e lo riempirà della sua misericordia e sarai così nella luce, e la tua vita canterà la sua grazia!
Auguri e ancora buon Natale!


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