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Vangelo della Domenica: egli radunera’ gli eletti

XXXIII domenica per annum – B – “…egli radunerà gli aletti…”

Oggi la Parola di Dio che ascolteremo ci fa capire che stiamo ormai quasi alla conclusione del nostro cammino dell’anno liturgico. Le parole di Gesù riguardano un tempo conclusivo della storia umana e della storia della salvezza: Egli verrà per riunire tutti gli uomini. È un tempo di ricapitolazione di tutte le cose nel suo amore.  Nello stesso tempo, però, ci rassicura circa la non conoscenza del momento del suo ritorno. Un tempo e un ora che conosce solo il Padre. Intanto, tutti sappiano bene che potrà passare tutto il mondo, il cosmo, la storia e le storie degli uomini, ma la sua Parola non passerà.

Viviamo il mese di novembre  - tempo della speranza come lo abbiamo chiamato -  con un sentimento positivo e un desiderio nel cuore. 

Un sentimento positivo: siamo in attesa del nostro incontro con Gesù. In questa seconda metà del mese di novembre, stiamo vivendo anche gli ultimi giorni a conclusione del camminino dell’anno liturgico. L’anno liturgico è il tempo che ci ha fatto percorrere le tappe della vita di Cristo  - e della nostra vita nella sua -  e si conclude invitandoci a fissare il nostro sguardo sul Signore “veniente” che incontrerà ciascuno di noi, ricapitolando così tutta la nostra vita nell’incontro con Lui. Quando questo avverrà non lo sappiamo (e forse è meglio non saperlo…viviamo meglio e apprezziamo di più il tempo e la vita). Tutto è racchiuso nel cuore del Padre. Ma una cosa è certa, è un ora che verrà e che concluderà così la nostra vita. Questo non ci deve spaventare, anzi con questa felice attesa la vogliamo vivere nella vigilanza come servi buoni e fedeli. 

Un desiderio nel cuore: poter attendere questo incontro e questa ricapitolazione della nostra storia in Cristo, con animo sereno e tranquillo, come ci suggerisce il salmo 130: “Io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l’anima mia. Speri Israele nel Signore, ora e sempre.” Un’attesa che non sa di paura. Anche nelle mille difficoltà, e subendo questo male che SEMBRA invincibile, ricordiamoci che Egli è vicino. È vicino non perché mi viene a rubare la vita! È vicino, è a me prossimo perché mi vuole incoraggiare e riempirmi di speranza. L’incontro con il Signore dev’essere atteso con speranza e desiderato con amore. Non incontrerò un Dio distante e solo impegnato nel “redde rationem” (dammi ragione della tua vita!!), ma incontrerò un Dio che  - dopo una vita vissuta per Lui, con Lui e in Lui -  viene per prendermi quale buon Pastore sulle sue spalle e condurmi a “a pascoli erbosi, ad acque tranquille…  conduce e rinfranca il mio cuore…”. 

La sua parola non passerà! Ogni sua promessa si compirà! La sua parola, che su questa terra ha guidato la mia vita, questa sua parola fedele mi introdurrà nella certezza e nella bellezza della mia vita piena in Lui. Se qualcuno, iniziando da me ha bisogno di ripensare e riflettere per incamminarsi meglio nella sequela di Gesù… siamo ancora in tempo per cambiare e convertirci!


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