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Vangelo della Domenica: III domenica di Pasqua – la fede di Pietro

In questa terza domenica di Pasqua ci viene raccontata l’esperienza della pesca miracolosa e del dialogo tra Gesù e Pietro. Il Vangelo ci porta sulle rive del lago di Tiberiade. Pietro e alcuni degli apostoli sono “tornati a pescare”, sembra che l’esperienza della morte e resurrezione di Gesù ancora non prende il cuore degli apostoli, essi così ritornano alla loro primitiva attività, quella di essere pescatori!

Tornano alla loro prima occupazione, e in quella situazione il Signore li incontra. Tornano da una notte di pesca “sterile” e vuota, e Gesù li invita di nuovo ad andare a pescare, e li invita anche a cambiare il verso e la maniera di pescare, e dalla loro obbedienza nasce il miracolo: quello che non avevano pescato prima è superato dalla abbondanza della nuova pesca. Il Maestro così si fa riconoscere e il giovane apostolo subito esclama: “E’ il Signore!”. Pietro, non si trattiene e a nuoto raggiunge la riva e così, in quell’incontro personale e intimo, l’apostolo che aveva rinnegato il Signore si scioglie in un dialogo di amore “Si, Signore, tu lo sai che ti amo!”. Quell’acqua del lago diventa per Pietro il lavacro rigeneratore, quasi battesimale, rinasce nella confidenza e nell’abbraccio amorevole con Gesù. Diventa forte, e mentre gli altri apostoli avevano difficoltà nel riportare le reti piene a riva, lui - tornato forte e vigoroso nella fede - trascina da solo la rete piena di “centocinquantatre grossi pesci”.

Possa anche per noi, dopo l’ascolto di questa bellissima pagina del Vangelo di oggi, realizzarsi tutto quello che si è compiuto per gli apostoli. Ciascuno di noi possa decidersi di “gettare le reti” (della nostra vita) sulla sua Parola; di riconoscerlo “Signore” della nostra vita; di confidargli tutto il nostro amore con le parole di Pietro: “Signore tu lo sai che ti amo!”. Solo così la nostra vita sarà piena e bella come fu piena e ricca la pesca degli apostoli…..

Don Luigi Tommasone

www.parrocchiasangiacomo.org


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