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Vangelo della Domenica: “Effata” cioè “Apriti!”

 XXIII domenica  per annum B – “Effata” cioè “Apriti!”

Gesù è in cammino per il suo ministero. Gli viene presentato un pagano sordomuto. Gli chiedono di fare qualcosa. Gesù, in disparte, gli tocca le orecchie e con la saliva gli stocca la lingua. poi dice “Apriti!”….e tutto si apre, la Grazia irrompe nella vita di quest’uomo.  Cambia la sua condizione, finalmente può sentire l’annuncio della Parola, finalmente può annunciare la sua fede. Una fede che nasce dall’annuncio e che riempie tutta la sua vita. Davvero Gesù “ha fatto bene ogni cosa…”
La condizione del sordomuto, per giunta pagano, è di assoluta chiusura. È chiuso alle relazioni umane; è chiuso anche alla rivelazione. L’incontro con Gesù comporterà il pieno recupero della sua umanità e il pieno recupero anche della relazione con Dio. Si apre un mondo di incontri, di dialogo, di accoglienza. Non vivrà più ai margini della sfera sociale e né ai margini della sfera religiosa.
Questo gesto che Gesù compie sul sordomuto, la chiesa lo ha scelto anche come uno dei segni battesimali. A termine del Battesimo, il sacerdote tocca le orecchie e la bocca del battezzato e prega: “…ti conceda di ascoltare presto la sua parola, e di professare la tua fede…”.
 
Continua Signore a toccare le nostre orecchie aprendole all’ascolto attento e fedele della tua Parola che salva. La tua Parola ci riempia il cuore e la vita. La tua Parola sia lampada ai nostri passi.
Continua Signore a toccare la nostra lingua, perché si sciolga e sia capace di annunciare e proclamare la tua misericordia e la tua bontà. La nostra lingua canti le tue lodi e sappia sempre dire bene degli altri….non sia solo “spada affilata” capace di creare divisione, giudizio e maldicenza….
Rinnovaci con il tuo tocco di salvezza….e facci capaci di essere uomini e donne di pace e di comunione. Capaci di cantare le grandi opere che sempre compi in ognuno di noi.

Don Luigi Tommasone
www.parrocchiasangiacomo.org


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