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Vangelo della Domenica : “Gaudete”…Gioite nel Signore!

Vangelo della Domenica : “Gaudete”…Gioite nel Signore!

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 III domenica di Avvento – anno A – Domenica “Gaudete”…Gioite nel Signore!

Questa domenica, terza del nostro cammino verso la celebrazione del Natale di nostro Signore, è la domenica della gioia. Godete, rallegratevi nel Signore perché è ormai vicino il giorno che ricorda la sua nascita tra gli uomini. Ancora ci fa compagnia il Precursore, Giovanni il Battista. Dal carcere, dove ormai è imprigionato, perché la sua parola di verità metteva in crisi la vita immorale  di Erode, egli invia i suoi discepoli per chiedere conferma dell’azione salvifica di Gesù, l’Agnello di Dio, che lui stesso indicò presente nel mondo.

“Sei tu il Messia, oppure…” Giovanni chiede conferma, circa l’opera di Gesù. E Gesù non spreca molte parole chiede solo che sia riferito al Battista che ormai il regno è annunciato ai poveri e che tutto è “risanato” dalla sua azione. Quante volte anche in noi si insinua un dubbio tremendo: ma l’opera di Gesù perché non è riconosciuta? Perché il mondo sembra andare per strade così rovinose e ci chiediamo Dio dov’è? Anche al tempo di Giovanni c’erano attese di un messianismo spettacolare.  Tutti aspettavano un Messia rivoluzionario e invece Gesù si presenta “mite e umile di cuore”, “misericordioso e grande nell’amore”! L’opera di Gesù sembra “perdente” anche oggi. In questo mondo fatto di furbi, di prevaricatori, indifferenti e presuntuosi, di cattivi che rovinano la vita dei deboli e dei miseri. Un mondo dove chi può si “sistema” e si aggiusta alle spalle e sulle spalle di molti.

In questo mondo che sembra così fatto male, Gesù continua, a liberare l’uomo; continua ad essere luce per chi è nelle tenebre; è forza per chi ha il passo stanco e “paralizzato” dalla paura; è verità per chi non vuole ascoltare ed è sordo alle sue Parole; per chi è malato per la lebbra del peccato. Egli annuncia il suo Regno di amore e di giustizia, di pace e di verità soprattutto a quanti sono “poveri” secondo la Scrittura, cioè i miti e gli umili. A me e a te! Riconosciamo la sua opera che ancora continua a trasformare il mondo con il cuore e l’opera di tanti. Tanti uomini e donne, che nel quotidiano continuano ad essere “lievito” nella pasta perché il mondo maturi nell’amore.

don luigi tommasone

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