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Vangelo della Domenica: “Io sono la via, la verità e la vita…”

Vangelo della Domenica: “Io sono la via, la verità e la vita…”

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 V DOMENICA DI PASQUA – anno A –

 Anche in questa  domenica Gesù continua a manifestare la sua divinità, la sua appartenenza e uguaglianza col Padre. Della sua piena identificazione col Padre “chi vede me vede il Padre…”. Le timide domande di Filippo e di Tommaso gli danno occasione per manifestare la sua persona, per manifestare chi egli è nella relazione col Padre e nella relazione con noi. Egli si presenta come “la via la verità e la vita”.

Oggi più di ieri dobbiamo cercare di accogliere Gesù come l’unica via: tra le tante vie che ci vengono proposte, forse più comode e ammalianti, vie più semplici e meno impegnative, scegliamo Cristo vera via che ci conduce al Padre.

Oggi più di ieri dobbiamo cercare di accogliere Gesù l’unica verità: tra le tante verità che ci vengono proposte e cercano di imporsi, verità che forse ci confondono e ci distraggono, scegliamo Cristo unica e definitiva Verità che può riempire la nostra esistenza e darci salvezza.

Oggi più di ieri dobbiamo cercare di accogliere Gesù come l’unica vita: tra le tante proposte che ci vengono fatte di stili di vita superficiali e accomodanti, orientate allo “sballo” e al “godereccio”, scegliamo Cristo l’unico che può darci la vita eterna. Quella vita vera, la vita piena: piena su questa terra, se la riempiremo del suo amore, piena nell’eternità quando il suo Amore ci riempirà.

“Non è facile interpretare le densissime parole di Gesù contenuti nei cosiddetti “discorso di addio” del quarto vangelo (cf. Gv 13,31-16,33). Ogni versetto è una rivelazione, svela e fa conoscere l’identità di Gesù e il vincolo di comunione da lui stabilito con i suoi discepoli.

I discepoli sono nel mondo, in mezzo all’oscurità dei cuori e all’ostilità dei nemici di Gesù, alienati al “principe di questo mondo” (Gv 12,31; 16,11; cf. 14,30), Satana. Ci sono molte ragioni per essere tentati di non credere, di non aderire al Signore Gesù. Ci sono molti eventi che scuotono e sembrano togliere la speranza e raffreddare l’amore reciproco.

C’è paura! Ma ecco che Gesù viene dai suoi e parla loro: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me”. Il Signore sa che una grande minaccia alla fede è la paura, per questo invita i discepoli a non temere e a restare saldi, mettendo la loro fiducia in Dio e anche in lui, il Figlio.”                                         

 di ENZO BIANCHI

Don Luigi Tommasone

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