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Vangelo della Domenica: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo

Vangelo della Domenica: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo

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ASCENSIONE DI N.S. Gesù Cristo – anno B – “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo                                                                                                                         a ogni creatura

Con questo comando si apre la pagina del Vangelo di oggi, Domenica settima di Pasqua, ma per noi domenica dell’Ascensione di Gesù al cielo. Quaranti giorni dopo la sua Pasqua, Cristo viene “rapito” (come lo fu Elia) e ascende così al cielo. Prima di questo evento Gesù investe gli Apostoli della sua missione, quella stessa che aveva ricevuto dal Padre: a tutti sia annunziato il Vangelo della salvezza e della misericordia. Ad ogni creatura sia data la gioia del Battesimo, a tutti sia data la possibilità di poter ricevere la Parola e così essere salvati. A tutti sia data la grazia di fare grandi cose, “nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno”, perché Egli sarà sempre presente e continua ad “agire sempre con loro”…

Questo comando oggi raggiunge ciascuno di noi, partecipando a questa santa eucaristia domenicale il Signore Gesù, “assiso alla destra del Padre” ci impegna, o meglio ci offre una vocazione particolare: continuare la Sua missione. Anche noi dobbiamo ubbidire al Suo comando: annunciate il Vangelo! Annunciamolo con la nostra vita! Annunciamolo qui e oggi, in questa storia, in questa civiltà, in questa nostra parrocchia, sul nostro posto di lavoro, nei momenti di svago e nei momenti difficili, annunciamolo sempre. Gesù attraverso di noi “che abbiamo creduto” farà grandi cose. Gesù attraverso la nostra povertà e miseria, anche attraverso il nostro peccato, e attraverso la nostra buona volontà e la nostra ricerca coerente della santità, continuerà a salvare questo mondo. Non ci lascerà soli, perché se noi partiamo nel suo nome, egli “agirà” insieme con noi e la Sua Parola annunciata sarà confermata da Lui. La sua presenza è sicura e certa, e il Concilio Vaticano II ha provato ad elencare alcune presenze quando dice (SC 7): «Cristo è sempre presente nella sua Chiesa, e in modo speciale nelle azioni liturgiche. È presente nel sacrificio della messa, sia nella persona del ministro, essendo egli stesso che, «offertosi una volta sulla croce, offre ancora se stesso tramite il ministero dei sacerdoti», sia soprattutto sotto le specie eucaristiche. È presente con la sua virtù nei sacramenti, al punto che quando uno battezza è Cristo stesso che battezza. È presente nella sua parola, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura. È presente infine quando la Chiesa prega e loda, lui che ha promesso: «Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, la sono io, in mezzo a loro» (Mt 18,20)».

Allora con il  Salmo 46 preghiamo:

Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia,

Perché terribile è il Signore, l’Altissimo, grande re su tutta la terra.

 

Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba.

Cantate inni a Dio, cantate inni, cantate inni al nostro re, cantate inni.

 

Perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte.

Dio regna sulle genti, Dio siede sul suo trono santo.


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