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Via Crucis con i testi di San Giuseppe Moscati  ... SOTTO la SUA CROCE

Via Crucis con i testi di San Giuseppe Moscati ... SOTTO la SUA CROCE

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Via Crucis con i testi di San Giuseppe Moscati

... SOTTO la SUA CROCE

        Quaresima 2020

          

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 IntroduzIone

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

Continuiamo a ripercorrere la Via della croce di Cristo, in questo tempo quaresimale partico- larmente segnato dalla sofferenza di tanti fra- telli e di tante sorelle.

Preghiamo per tutti gli ammalati e per coloro che sono contagiati dal coronavirus. Preghiamo per tutti i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari impegnati nella cura e nell’assistenza degli infermi.

Ci lasciamo accompaganre, nel cammino del- la croce, dalle parole di san Giuseppe Moscati. All’intercessione del santo medico napoletano affidiamo la nostra preghiera che eleviamo al Signore.

«Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”. ... al- lora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua te- nebra sarà come il meriggio.» (cf Is 58, 9-10). Ed è proprio dal Mistero della Pasqua di pas- sione, morte e resurrezione di Cristo, che la sua Luce irrompe nella nostra storia e nella nostra vita. Così è stato per l’esistenza terrena del san- to medico Giuseppe Moscati, e ora la testimo- nianza luminosa della sua vita continua, con la forza della piena partecipazione alla santità di Dio, a inondare di luce la Chiesa, il mondo e, in un modo particolare tutti coloro che con- dividono quella stessa professione che Moscati amava chiamare “sublime missione”.

Tutta la vita di questo uomo e le testimonianze

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 lasciate da chi lo ha personalmente conosciuto e ha custodito i suoi scritti, diventano la prova incoraggiante che è possibile incarnare lo spiri- to di carità, di cui ci parla il Vangelo.

Davvero si può dire del medico Moscati che ebbe gli stessi sentimenti che furono di Cristo Gesù. Buon samaritano lungo le strade del suo tempo e della sua amata terra. Vicino soprat- tutto agli ammalati più poveri; non esitava a fasciare le loro ferite e a prendersi cura di loro, a volte contribuendo anche economicamente alla loro vita. L’ospedale diventò la sua casa, il suo cuore, il suo sacrario, disposto ad investire tutto il suo tempo per gli ammalati anche at- traverso la ricerca scientifica e l’insegnamento dei giovani medici, nonostante la rinunzia alla cattedra universitaria. Sono stati proprio i suoi giovani discepoli a ricordarlo come “maestro e padre...” capace di comunicare loro, insieme alla scienza, le virtù del suo cuore, ricco di fede e di amore.

Veramente la testimonianza di vita di questo uomo è stata luce in momenti bui della storia della sua città e del mondo e continua ad illu- minarci.

Chiediamo di fare nostro l’esempio di questa esistenza santa, allora anche la nostra luce, ri- flesso di quella di Cristo, «sorgerà come l’auro- ra» in questo tempo della nostra storia.

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 Prima stazione 1 Gesù è condannato a morte

LETTURA

Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni.

(Is 42, 1)

MEDITAZIONE

Ama la verità; mostrati qual sei, e senza infingi- menti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, tu accettala; e se il tor- mento, tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, tu sii forte nel sacrificio.

(Biglietto scritto da Giuseppe Moscati il 17 ottobre 1922)

PREGHIERA

Gesù, mite e umile di cuore,

condannato ingiustamente,

guarda con bontà a noi, spesso ciechi e insensibili, che giudichiamo e condanniamo senza appello tanti nostri fratelli e sorelle,

e rendici capaci dell’Amore. Amen.

seconda stazione 2 Gesù è caricato della croce

LETTURA

Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi.

(Is 50, 6)

MEDITAZIONE

La vita fu definita un lampo nell’eterno. E la nostra umanità, per merito del dolore di cui è pervasa, e di

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cui si saziò Colui che vestì la nostra carne, trascen- de dalla materia, e ci porta ad aspirare una felicità oltre il mondo. Beati quelli che seguono questa ten- denza della coscienza, e guardano all’al di là dove saranno ricongiunti gli affetti terreni che sembrano precocemente infranti.

(Da una lettera alla Sig.na Carlotta Petravella, che aveva perduto la madre, 20 gennaio 1920)

PREGHIERA

Gesù, Signore nostro, che porti la croce, guarda a noi quando ignoriamo il dolore e la fatica dell’umanità piagata,

e concedici di poter lottare e soffrire

per la liberazione dell’uomo. Amen.

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(Is 53, 3)

MEDITAZIONE

Quali che siano gli eventi, ricordatevi di due cose: Dio non abbandona nessuno. Quanto più vi senti- te solo, trascurato, vilipeso, incompreso, e quanto più vi sentirete presso a soccombere sotto il peso di una grave ingiustizia, avrete la senzazione di un’infinita forza arcana, che vi sorregge, che vi rende capaci di propositi buoni e virili, della cui possanza vi meraviglierete, quando tornerete sere- no. E questa forza è Dio!

(Da una lettera al Dott. Cosimo Zacchino, 6 ottobre 1921)

 terza stazione

Gesù cade Per la Prima volta

LETTURA

Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

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PRGHIERA

Signore Gesù, ti preghiamo

per noi che ricadiamo nel peccato;

guardaci con la tua bontà e la tua tenerezza e sollevaci con la tua forza. Amen.

Quarta stazione 4 Gesù incontra sua madre

LETTURA

Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiama- to, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.

(Is 49, 1)

MEDITAZIONE

Ricordatevi che, seguendo la medicina, vi siete as- sunto la responsabilità di una sublime missione. Per- severate, con Dio nel cuore, con gli insegnamenti di vostro padre e di vostra mamma sempre nella memo- ria, con amore e pietà per i derelitti, con fede e con entusiasmo, sordo alle lodi e alle critiche, tetragono all’invidia, disposto solo al bene.

(Da una lettera al Dott. Giuseppe Biondi, 4 settembre 1921)

PREGHIERA

Donaci, o Gesù, per le preghiere di Maria,

di imitare la sua disponibilità ad accogliere la Parola e a seguirti lungo la strada dell’umiltà.

Quinta stazione 5 Gesù è aiutato a Portare

la croce da simone di cirene

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LETTURA

Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e ti ho stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni.

(Is 42, 6)

MEDITAZIONE

Ho creduto che tutti i giovani meritevoli, avviatisi tra le speranze, i sacrifici, le ansie delle loro fami- glie, alla via della medicina nobilissima, avessero diritto a perfezionarsi, leggendo in un libro che non fu stampato in caratteri neri su bianco, ma che ha per copertura i letti ospedalieri e le sale di laboratorio, e per contenuto la dolorante carne de- gli uomini e il materiale scientifico, libro che deve essere letto con infinito amore e grande sacrificio per il prossimo.

(Da una lettera al Prof. Francesco Pentimalli, 11 settembre 1923)

PREGHIERA

Signore Gesù, insegnaci a riconoscere il bene di chi ci è vicino

e a compiere gesti di carità gratuita. Amen.

6 sesta stazione

veronica asciuGa il volto di Gesù

LETTURA

Come molti si stupirono di lui - tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell›uomo -.

(Is 52, 14)

MEDITAZIONE

Mio Gesù amore! Il vostro amore mi rende su- blime; il vostro amore mi santifica, mi volge non verso una sola creatura, ma a tutte le creature,

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all’infinita bellezza di tutti gli esseri, creati a vo- stra immagine e somiglianza!

(Preghiera scritta da Moscati, datata 5 giugno 1922)

PREGHIERA

O Cristo, nostro Signore, immagine del Padre,

fa’ che sappiamo riconoscerti nel volto dei nostri fratelli, nel loro volto spesso sfigurato dalla sofferenza,

dal dolore, dalla delusione, dalla paura,

e aiutaci a toccare con tenerezza le loro ferite. Amen.

settima stazione 7 Gesù cade Per la seconda volta

LETTURA

Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.

(Is 53, 4)

MEDITAZIONE

La vita è un attimo; onori, trionfi, ricchezza e scienza cadono ... Ma la vita non finisce con la morte, continua in un mondo migliore. A tutti è stato promesso, dopo la redenzione del mondo, il giorno che ci ricongiungerà ai nostri cari estinti, e che riporterà al supremo Amore!

(Da una lettera all’Avv. Mariconda, che aveva perduto la sorella. 27 febbraio 1919)

PREGHIERA

Signore Gesù, ricordati dei cristiani che in ogni continente

ti testimoniano nella persecuzione

e cadono martiri della fede;

il loro sangue sia seme di novità di vita e segno dell’amore che si dona.

Amen.

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 8 ottava stazione

Gesù incontra le donne di Gerusalemme

LETTURA

È stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i colpevoli.

(Is 53, 12)

MEDITAZIONE

Ricordatevi che vivere è missione, è dovere, è do- lore! Ognuno di noi deve avere il suo posto di com- battimento... Ricordatevi che non solo del corpo vi dovete occupare, ma delle anime gementi, che ricorrono a voi. Quanti dolori voi lenirete più facil- mente con il consiglio, e scendendo allo spirito, an- ziché con le fredde prescrizioni da inviare al farma- cista! Siate in gaudio, perché molta sarà la vostra mercede; ma dovrete dare esempio a chi vi circonda della vostra elevazione a Dio”.

(Da una lettera al Dott. Cosimo Zacchino, Ascensione 1923)

PREGHIERA

Signore Gesù,

donaci la grazia di convertirci

e il coraggio di testimoniare con gioia il tuo Nome. Amen.

9 nona stazione

Gesù cade Per la terza volta

LETTURA

Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua posterità? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per la colpa del mio popolo fu percosso a morte.

(Is 53, 8)

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MEDITAZIONE

Esercitiamoci quotidianamente nella carità. Dio è carità: chi sta nella carità sta in Dio e Dio sta in lui. Non dimentichiamo di fare ogni giorno, anzi ogni momento offerta delle nostre azioni a Dio, compiendo tutto per suo amore.»

(Dalla deposizione della Sig.na Emma Picchillo)

PREGHIERA

Signore, fa’ che, condividendo la tua passione

per la verità e la giustizia dell’umanità,

possa sorgere una nuova civiltà dell’amore. Amen.

decima stazione

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 Gesù è sPoGliato delle vesti

LETTURA

Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.

(Is 53, 7)

MEDITAZIONE

Gli ammalati sono le figure di Gesù Cristo. Molti

... vengono a capitare in ospedale per disposizione

della misericordia di Dio, che li vuole salvi! Negli

ospedali la missione delle suore, dei medici, degli

infermieri, è di collaborare a questa infinita mi-

sericordia, aiutando, perdonando, sacrificandosi.»

(Foglietto scritto da Moscati, datato 17 gennaio 1922, e trovato in un libro dopo la sua morte)

PREGHIERA

Signore Gesù, fa’ che ci spogliamo dell’orgoglio, dell’arrivismo, della violenza, per rivestirci

di sentimenti di pace, responsabilità, comunione e partecipazione. Amen.

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 11 undicesima stazione

Gesù è inchiodato sulla croce

LETTURA

Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

(Is 53, 5)

MEDITAZIONE

Amiamo il Signore senza misura, vale a dire sen- za misura nel dolore e senza misura nell’amore... Riponiamo tutto il nostro affetto, non solo nelle cose che Dio vuole, ma nella volontà dello stesso Dio che le determina.

(Dalla deposizione della Sig.na Emma Picchillo)

PREGHIERA

O Cristo, nostro Dio, che sulla croce

hai accolto tutta l’umanità nel tuo amore,

dona al mondo di compiere percorsi di riconciliazione e di pace per far risorgere a vita nuova tutto il creato. Amen.

12 dodicesima stazione

GESÙ MUORE IN CROCE

LETTURA

Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra.

(Is 49, 6) MEDITAZIONE

Ho qui sul mio tavolino, tra i primi fiori di prima- vera, il ritratto di vostra figlia, e mi soffermo, men- tre vi scrivo, a meditare sulla caducità delle umane cose! Bellezza, ogni incanto della vita passa... Resta

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solo eterno l’amore, causa di ogni opera buona, che sopravvive a noi, che è speranza e religione, perché l’amore è Dio. Anche l’amore terreno Satana cercò d’inquinare, ma Dio lo purificò attraverso la morte. Grandiosa morte che non è fine, ma è principio del sublime e del divino, al cui cospetto questi fiori e la bellezza son nulla!

(Da una lettera al Notaio De Magistris, a cui era morta la giovane figlia, 7 marzo 1924)

PREGHIERA

Consumaci, Signore, per il bene dei fratelli,

al fuoco lento del martirio del cuore.

Prenditi tutto di noi, Signore, per il bene dei fratelli. Te lo diamo con gioia, esultando.

Perché sappiamo che tutto sfocerà

in un estuario di gioia senza fine

e un esito di salvezza per il tuo gregge. Amen. (don Tonino Bello)

tredicesima stazione

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 Gesù è dePosto dalla croce

LETTURA

Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà le loro iniquità.

(Is 53, 11)

MEDITAZIONE

Non la scienza, ma la carità ha trasformato il mondo, in alcuni periodi; e solo pochissimi uomini son pas- sati alla storia per la scienza; ma tutti potranno rima- nere imperituri, simbolo dell’eternità della vita, in cui la morte non è che una tappa, una metamorfosi per un più alto ascenso, se si dedicheranno al bene. (Da una lettera al Dott. Antonio Guerricchio, 22 luglio 1922)

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PREGHIERA

O Signore, vivendo in dialogo con te

io possa cercare la tua presenza;

vivendo in dialogo con me stesso

io possa scoprire il significato della mia vita; vivendo in dialogo con gli altri

io possa camminare in armonia con tutti; vivendo in dialogo con il creato

io possa prendermi cura della terra. Amen.

14 Quattordicesima stazione il corPo di Gesù

è dePosto nel sePolcro

LETTURA

Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Si- gnore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha man- dato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la liber- tà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di grazia del Signore, il giorno di vendetta del nostro Dio, per consolare tutti gli afflitti.

(Is 61, 1-2)

MEDITAZIONE

Il bisogno di eternare nel marmo e nel bronzo le grandi figure scomparse, e celebrarne l’opera, sta a dimostrare che il pensiero e lo spirito umano sono eterni. Sotto ogni croce e ogni stele di questo ci- mitero, ove pare che non rinserrino che mucchi di ossa informi e di polveri, c’è il ricordo di un cuore che visse d’infinito amore e soffrì un immenso do- lore; c’è la sede d’uno spirito che non può essere estinto.

(Parole di Moscati per la dedicazione di un busto a Giovanni Paladi- no, nel cimitero di Poggioreale)

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PREGHIERA

Domani: si risorge!

Oggi, intanto, si continua a morire così ...

o peggio, si continua a far morire così ...

o più drammatico ancora, a uccidere così ...

come fosse la normalità.

È ora di svegliarci, è ora di reagire,

è ora di cambiare, è ora di stimare,

è ora di rispettare, è ora di scegliere la nonviolenza, è ora di amare, è ora di perdonare,

è ora di risorgere, è ora di Pasqua. Amen.

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LETTURA

Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distan- te circa undici chilometri da Gerusalemme, e con- versavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.

[...] Disse loro: “Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?”. E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Quando furono vicini al villaggio dove erano di- retti, egli fece come se dovesse andare più lontano.

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Ma essi insistettero: “Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto”. Egli entrò per rimanere con loro.

Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: “Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?”.

Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusa- lemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!”. Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

(Lc 24, 13-16.25-35)

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 PreghIera

Signore Gesù Cristo,

medico della nostra vita,

tu hai incontrato nel corso della tua esistenza donne e uomini ammalati nel corpo e nello spirito. Li hai curati, li hai consolati,

e li hai anche guariti,

e sempre li hai liberati dalla paura,

dall’angoscia e dalla mancanza di speranza.

Ai tuoi discepoli hai chiesto di curare i malati,

di consolare quelli che soffrono,

di portare speranza

dove c’è sconforto.

Ti preghiamo, Signore:

benedici, aiuta e ispira

tutti noi e quanti sono accanto a chi è malato. Donaci la forza, rinsalda la fede,

ravviva la speranza, e accresci la carità.

E così saremo in comunione profonda con chi soffre e in comunione d’amore con te, Signore,

medico della nostra vita.

Amen.

Immagini: Sieger Köder

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